E tu, di che ipertensione sei?

Pressione sanguigna e valori ottimali
L’ipertensione è un disturbo ‘silenzioso’ perciò non è improbabile ignorare di avere una pressione alle stelle. Per questo è importante misurarla regolarmente, specie quando sono presenti alcuni fattori di rischio come la famigliarità per l’ipertensione o altre patologie. Ancora più importante è conoscere quali sono i valori di pressione ‘massima’ (sistolica) e ‘minima’ (diastolica) da tenere d’occhio come riferimento.
I valori ottimali in un adulto in buona salute sono <120 mmHg per la ‘massima’ e <80 per la ‘minima’ [1]. Quando la pressione misurata è di poco superiore all’ottimale non è, però, il caso di allarmarsi: in molti casi agire sullo stile di vita, individuando gli eventuali fattori che fanno aumentare la pressione del sangue, può essere sufficiente per riportarla nella norma. Se, però, le misurazioni segnalano un impennarsi più significativo dei valori della ‘massima’ o della ‘minima’ o entrambi, si potrebbe trattare di pre-ipertensione, ovvero il primo passo verso l’ipertensione.
Come orientarsi, quindi? Ecco quali sono i valori limite di pressione sistolica e diastolica di riferimento:
La pressione varia con l’età
Con l’avanzare dell’età c’è da aspettarsi un lieve aumento della pressione del sangue anche se per tutta la vita si è stati normotesi, cioè con ‘massima’ e ‘minima’ a valori ottimali. Avere la pressione un po’ alta dopo i 60 può essere normale, e può dipendere da molti fattori come una maggiore sedentarietà, un po’ di sovrappeso o dal fatto che anche il cuore invecchia o che le arterie sono diventate più rigide.
Da qualche anno, perciò, anche i medici sono diventati più ‘morbidi’ nel fissare i valori di massima e minima da raggiungere per avere una buona salute cardiovascolare dopo i 60 anni.
Ad esempio, è accettabile avere la pressione sistolica a 140 mmHg negli anziani ipertesi con diabete, mentre per gli ultraottantenni ipertesi riportare la pressione del sangue nell’intervallo 150-140 mmHg è da ritenersi un buon risultato [1]. Più in generale, l’età e la presenza di eventuali malattie concomitanti rende necessaria la valutazione dell’ipertensione o di pressione alta caso per caso.
Lo stesso vale anche per i bambini e gli adolescenti, per cui sono state elaborate delle tabelle di riferimento dei valori pressori ideali in base anche alla statura e al peso [2]. In generale, i valori di ‘massima’ e ‘minima’ ottimali sono uguali a quelli stabiliti per l’adulto, mentre la definizione di pre-ipertensione diventa più restrittiva soprattutto in alcune fasce di età.
Un’altra eccezione alla tabella standard di riferimento per l’adulto è l’ipertensione sistolica isolata nel giovane [1], una condizione particolare che è caratterizzata da una pressione del sangue nella norma ma con alti valori di ‘massima’, >140 mmHg. E’ osservata più frequentemente nei giovani di sesso maschile e, di solito, si riesce a risolvere apportando delle modifiche allo stile di vita.
Attenzione a quando e dove si misura
La pressione del sangue non rimane invariata nell’arco della vita, né tantomeno nell’arco della giornata [1]. Per questo da una sola misurazione della ‘massima’ e della ‘minima’ non si può parlare di ipertensione, ma è necessario un monitoraggio regolare e ripetuto nel tempo.
La pressione reale di un individuo, infatti, è la media dei valori misurati di giorno e di notte, e in ambienti diversi come quello domestico e l’ambulatorio del medico, dove è variabile la percezione di stress.
Di notte la pressione è più bassa del 10% rispetto ai valori registrati durante il giorno. Per questo si raccomanda di misurare la pressione al mattino e alla sera per almeno 3-4 giorni consecutivi per avere una stima più precisa.
Lo stesso vale per il luogo in cui viene misurata la ‘massima’ e la ‘minima’. Per molti la pressione misurata in ambulatorio o in ospedale è più elevata rispetto ai valori registrati a casa. Questo fenomeno si chiama ipertensione da camice bianco ed è innescato dall’ansia e dall’agitazione di trovarsi dal medico.
Esiste anche il caso opposto, l’ipertensione mascherata, se invece la pressione del sangue è più bassa quando ci si trova dal medico rispetto a quando la si misura a casa propria. Questo fenomeno è dovuto principalmente alle ‘cattive abitudini’ come il fumo o l’abuso di alcol, più accentuate nella vita quotidiana.
Fonti:
1)European Society of Cardiology. 2013 ESH/ESC Guidelines for the management of arterial hypertension.
European Heart Journal (2013) 34, 2159–2219
2) U.S. Department of Health and Human Services. Diagnosis, Evaluation, and Treatment of High Blood Pressure in Children and Adolescents. NIH Publication No. 05-5267 Revised May 2005 https://www.nhlbi.nih.gov/files/docs/resources/heart/hbp_ped.pdf
Leave a Reply
You must be logged in to post a comment.