Approfondimenti

L’ipertensione negli uomini

Ipertensione negli uomini

Ipertensione negli uomini

A differenza del passato quando l’ipertensione era considerata un disturbo ‘maschile’, oggi sappiamo che può colpire indistintamente uomini e donne: le stime più recenti confermano, infatti, che

In Italia una persona su tre è ipertesa

e la distribuzione è pressoché uguale nei due sessi [1].

Tuttavia, si possono ancora osservare alcune differenza tra uomini e donne quando si parla di ipertensione.

La più evidente è l’età a cui la pressione alta inizia a farsi evidente. Se le donne tendono a soffrire di ipertensione dopo la menopausa, quando viene meno l’effetto protettivo degli estrogeni che abbassa il rischio nella popolazione femminile durante l’età fertile, gli uomini non hanno alcun fattore che li difenda dal punto di vista cardiocircolatorio. Per questo l’ipertensione nella popolazione maschile può comparire a qualsiasi età, e si nota una maggiore frequenza prima dei 60 anni [2].

Più a rischio ma si curano peggio

Valori ottimali della pressioneTenere sotto controllo la pressione del sangue è fondamentale per mantenere in buona salute il cuore, le arterie e, più in generale, tutto l’organismo.
L’ipertensione è, infatti, il principale fattore di rischio per infarto del miocardio, ictus, arteriopatie periferiche e insufficienza renale cronica.
Sebbene non vi siano differenze di genere sulle potenziali conseguenze di una ipertensione non adeguatamente trattata, sembra però che gli uomini siano più a rischio di complicanze rispetto alle donne [2].

Le cause di questo aumentato rischio cardiovascolare sono sconosciute. Un ruolo potrebbe averlo la peggiore aderenza alle terapie e alle raccomandazioni del medico che è stata osservata nella popolazione ipertesa maschile.

Pressione del sangue alta

 

In generale, si può dire che gli uomini non solo si curano poco, raggiungendo un peggiore controllo della pressione arteriosa rispetto alle donne, ma sono anche più inclini a ignorare di avere la ‘massima’ o la ‘minima’ oltre i limiti di sicurezza.

 

Un fattore che interferisce con la corretta aderenza alle terapie è, infine, il timore di incappare in disturbi sessuali, come la disfunzione erettile, soprattutto quando è necessario il ricorso ai farmaci anti-ipertensivi [3].
Il legame tra ipertensione e alcuni disturbi sessuali è noto, e sembra essere più riconducibile a una peggiore salute circolatoria nell’uomo iperteso che all’assunzione della pillola anti-ipertensiva. Problemi di erezione sono, ad esempio, più frequenti quando la pressione sistolica supera i 140 mmHg [2].

Maschi ipertesi

 

Nonostante i timori comprensibili degli ipertesi maschi, quindi, non c’è alcun motivo di rifiutare il trattamento farmacologico se il medico lo ritiene necessario a tenere a bada l’alta pressione. Infatti, la scelta delle terapie per l’ipertensione nell’uomo terrà in considerazione anche la sfera sessuale.


Fonti:

1) Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa (2017). Ipertensione: i numeri in Italia.
http://siia.it/i-numeri-in-italia-2/

2) P August. Hypertension in Men.The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism; 1999 Vol 84; No 10

3) A Della Chiesa, D Pfiffner, B Meier and OM Hess. Sexual activity in hypertensive men. Journal of Human Hypertension (2003) 17, 515–521

Category:
  Approfondimenti

Leave a Reply